William Simpson, ex prigioniero di guerra, ufficiale scozzese, racconta la sua vita di fuggiasco, a Sulmona, nascosto nel Borgo Pacentrano, poi accompagnato da Iride Imperoli Colaprete, con altri ex prigionieri ed ebrei a Roma, dove collabora con Sam Derry e John Furman, ma viene catturato e imprigionato a Regina Coeli. Racconta la sua vita nel libro, “La guerra in casa 1943-1944. La Resistenza Umanitaria dall’Abruzzo al Vaticano”.
Nel dopoguerra diventa responsabile dell’ “Allied Screening Commission”, la commissione creata dagli Alleati per ricompensare gli italiani che avevano aiutato i prigionieri. Il giorno 18 maggio 1946, nell’aula comunale di Sulmona, Simpson afferma: “Sulmona è stato uno dei pochi centri italiani che si siano veramente distinti in questa opera di solidarietà e di carità cristiana: questa simpatica cittadina, che mi ha ospitato gentilmente sia da prigioniero che da uomo libero, la considero come la mia seconda patria. Sulmona ha salvato dagli artigli germanici ben settemila prigionieri alleati. Difficilmente potremo dimenticarlo”.
Sulmona è una città dalla storia ultramillenaria, tanto che una leggenda ricorda che fu fondata da Solimo, genero di Enea. È la patria di Publio Ovidio Nasone, poeta latino, che vi nasce il 20 marzo del 43 a.C. e muore esule a Tomi (Costanza) in Romania. Lascia numerose opere di poesia, dalle Metamorfosi all’ Ars Amatoria, da Tristia agli Amores. Nelle varie epoche Sulmona ha avuto particolare importanza a livello economico e culturale, in particolare nel periodo degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi. La città conserva importanti monumenti artistici: cattedrale di S. Panfilo, Chiesa e palazzo dell’Annunziata, Acquedotto Medievale e altri. Nelle vicinanze della città, a Badia di Sulmona, l’Eremo di Pietro da Morrone eletto papa col nome di Celestino V, l’abbazia celestiniana e il Tempio di Ercole Curino (II-III sec. a.C. ).